Abstract:
La tesi, attraverso una ricostruzione della storia delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, si sofferma sugli uomini illustri che da veri protagonisti sono stati gli artefici della fortuna del Museo che oggi raccoglie il maggior numero di opere di artisti veneti vissuti e operanti tra il ‘600 e il ‘700.
Attraverso la ricostruzione della vita e dell’impegno di uomini come il Valcanover, Edwards, Cantalamessa e Botti, di cui nella tesi viene tracciato sia il profilo umano che professionale, si offre all’attenzione del lettore lo spunto per soffermarsi sull’importanza dell’attività del restauro.
Evidenziando le differenze tra le tecniche di restauro del passato e le nuove, che si avvalgono di una tecnologia moderna ed efficace, si coglie lo spunto per descrivere opere sulle quali gli interventi restauratori hanno consentito di ritrovare l‘antico splendore, ora eliminando gli errori di interventi passati, ora ritessendo la tela rovinata da incaute conservazioni, ora decifrando materie prime preziose, ora riscoprendo figure che l’artista ha voluto eliminare destinandole all’oblio.
E nel passaggio tra il vecchio e nuovo restauro si stagliano le figure del restauratore, che da piccolo artigiano che opera nell’oscurità della propria bottega diventa impresa, e quella dello sponsor che, mettendo a disposizione ingenti capitali, può dare sfogo agli obiettivi più ambiziosi per ottimizzare il proprio investimento.