Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare e inserire il fenomeno dell’amnesia dei caratteri in una più ampia prospettiva di crisi della scrittura a mano, che riguarda tanto le lingue logografiche quanto quelle alfabetiche. L’analisi parte da una panoramica delle principali caratteristiche della scrittura cinese prendendo in rassegna sia aspetti storici, quali l’evoluzione grafica, dalle grafie più antiche alla semplificazione dei caratteri del XX secolo, e l’introduzione del sistema di trascrizione fonetica del pinyin, sia aspetti che riguardano la sua natura morfosillabica. Verranno poi illustrate le sei tipologie di caratteri che compongono la scrittura cinese, con un’analisi più specifica della tipologia di caratteri più numerosa: i composti-fonetico semantici. Inoltre, verranno esposti i principi che governano l’ordine dei tratti e i dati che emergono dalle opere lessicografiche sul numero dei caratteri presenti attualmente e nelle diverse epoche storiche.
Il secondo capitolo affianca due fenomeni divergenti: l’acquisizione della scrittura e il fenomeno dell’amnesia dei caratteri. Il primo è analizzato seguendo le principali teorie universali sull’acquisizione della scrittura, che la vedono come il risultato di numerose altre abilità, nello specifico di quelle di trascrizione e composizione. Data la complessità visiva di cui sono caratterizzati i caratteri, verrà posta enfasi sulla necessità di internalizzazione degli aspetti motori necessari alla scrittura degli stessi ai fini della loro memorizzazione, mediante l’assidua pratica di copiatura. Verranno poi esposte le principali strategie adottate dai bambini per ricordare i caratteri e gli errori più comuni commessi durante il processo di acquisizione. Successivamente verrà presentato il fenomeno dell’amnesia dei caratteri: dopo aver definito il fenomeno, verrà offerta una panoramica di alcuni studi che ne analizzano le variabili e le implicazioni. L’utilizzo accentuato di dispositivi digitali sembra essere la principale ragione per la quale, nell’ultimo decennio, questo fenomeno ha ottenuto grandi attenzioni di linguisti, psicologi e neuroscienziati.
Il terzo capitolo analizza gli effetti dei dispositivi digitali sulle lingue alfabetiche, presentando il contraltare dell’amnesia dei caratteri nel mondo occidentale: il calo esponenziale nella capacità di scrivere in corsivo, sostituito dagli stili dello stampatello e dello stampatello minuscolo. L’appello a un ritorno alla pratica del corsivo, strettamente connesso con la fluenza nello scrivere a mano dati i movimenti continui e ripetuti necessari per produrlo, è stato lanciato da numerosi linguisti e grafologi del mondo occidentale. Verranno avanzate considerazioni personali sui pro e i contro della digitazione nelle abilità linguistiche per scriventi di lingue alfabetiche e per scriventi di lingue logografiche.