dc.contributor.advisor |
Burini, Silvia |
it_IT |
dc.contributor.author |
Benevento, Irene <1996> |
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dc.date.accessioned |
2022-02-21 |
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dc.date.accessioned |
2022-06-22T07:54:54Z |
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dc.date.issued |
2022-04-01 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/20992 |
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dc.description.abstract |
Questa tesi si pone come obiettivo l’analisi del lavoro di Komar & Melamid dall’inizio della loro carriera a Mosca fino all’invito a Documenta nel 1987, evento che sancì il loro ruolo nel mondo dell’arte contemporanea.
La prima collaborazione tra Vitalij Komar e Aleksandr Melamid avvenne nel 1965 presso l’Istituto Stroganov quando, ancora studenti, si occuperanno della classificazione di alcune medaglie rivoluzionarie. Due anni più tardi esporranno al Blue Bird Café, dando vita al loro primo movimento: Retrospectivism, un tentativo di riportare la spiritualità all’interno delle opere d’arte guardando al passato modernista. Gli anni Settanta videro uno svilupparsi della scena Underground moscovita all’interno della quale iniziarono a definirsi alcune correnti, il Concettualismo moscovita si caratterizzò tra queste per lo spirito lirico e l’attenzione al linguaggio
È possibile inquadrare Komar & Melamid all’interno di questa corrente in quanto essi misero in atto una rivalutazione del lessico del Realismo Socialista che li portò ad incorporare quest’ultimo all’interno della loro sfera artistica per mezzo di una riappropriazione dei simboli e dell’iconografia della cultura ufficiale. Dalla realizzazione dell’impossibilità di eliminare il passato staliniano e dalla conseguente decostruzione di questo nacque la Sots Art.
Nel 1974 Komar & Melamid parteciparono alla mostra dei Bulldozer, un’esibizione non autorizzata organizzata in un parco poco fuori Mosca. L’evento fu interrotto dall’arrivo di bulldozer che distrussero le opere e dispersero la folla. La presenza di giornalisti stranieri rese noto oltreoceano l’incidente e, con esso, i nomi dei suoi partecipanti. Fu per molti il trampolino di lancio per una carriera al di fuori dell’Unione Sovietica e, anche grazie ad esso, Komar & Melamid, ancora residenti a Mosca, riuscirono ad esporre nel 1976 alla galleria Ronald Feldman Fine Arts di New York.
Nel 1977 Komar & Melamid, fermi nel limbo burocratico in cui li aveva posti la richiesta d’espatrio, creano TransState, una federazione formati da singoli Stati, le cui dimensioni equivalgono alla vastità del corpo che lo incarna. Pochi mesi dopo i due riuscirono ad emigrare in Israele. Qui gli artisti si dedicarono ad una serie di progetti che li portarono a vestire i panni di archeologi alla scoperta dell’Arcadia a collaborare per la prima volta con un animale e a svolgere un rituale sul Monte Sinai.
Ancor prima di lasciare l’Unione Sovietica Komar & Melamid iniziarono a rivolgere le loro istanze di decostruzione ai simboli del capitalismo traducendo i loro lavori in inglese cosicché, arrivati a New York nel 1978, la loro carriera si presentava già avviata. Nei dieci anni che intercorrono tra il loro arrivo e Documenta i due portarono avanti moltissimi progetti, tra cui la società Komar & Melamid Inc. che si occupava di compravendita di anime. Negli Stati Uniti prende avvio anche la serie Nostalgic Socialist Realism che, attraverso l’esplorazione della memoria perduta del loro passato e del corredo di simboli e miti che facevano parte dell’identità sovietica riportò sulla tela il Realismo Socialista.
Dagli anni Sessanta al 2003, Komar & Melamid crearono un vastissimo archivio delle loro esperienze, ironizzando e decostruendo ogni modello di governo e di pensiero costituito. Il loro lavoro si rivela particolarmente rilevante in quanto, figli dell’Unione Sovietica, nella loro esperienza americana riuscirono lucidamente a scandagliare i meandri dell’attività capitalista e delle paure del popolo americano. La loro attività da entrambe le parti della Cortina si rivela essenziale per comprendere i modelli e i lessici tramite i quali il potere si esprime; l’ironia che caratterizza il loro lavoro gli garantisce inoltre la possibilità di muoversi liberamente all’interno delle ideologie come cittadini autonomi del TransState. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Irene Benevento, 2022 |
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dc.title |
Komar & Melamid, dal Blue Bird Café a Documenta
La decostruzione del lessico del potere |
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dc.title.alternative |
Komar & Melamid. Dal Blue Bird Café a Documenta. La decostruzione del lessico del potere |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
974628 |
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dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Irene Benevento (974628@stud.unive.it), 2022-02-21 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Silvia Burini (siburini@unive.it), 2022-03-07 |
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