Abstract:
Il presente lavoro si propone di analizzare e misurare, non solo dal punto di vista economico, come l’inaspettato arrivo della pandemia Sars-CoV-2 abbia influito sui settori culturali e, in particolare, quali scelte di gestione abbia adottato la fondazione privata di Venezia Querini Stampalia per contrastare le conseguenze di quest’evento.
Non v’è dubbio alcuno che la pandemia abbia colpito in maniera più sensibile e grave il mondo della cultura in generale ed in particolare quello museale; dopo la pubblicazione del DPCM 8 marzo 2020, tutti i luoghi aperti al pubblico sono stati costretti a chiudere. Per ovviare alle ingenti perdite economiche subite ed alla chiusura forzata i musei hanno adottato nuove strategie per rimanere comunque in contatto con il proprio pubblico ideando nuove modalità - soprattutto telematiche - per proseguire a diffondere cultura che, proprio nei momenti di crisi, costituisce un conforto per le persone.
Prendendo come riferimento la Fondazione Querini Stampalia di Venezia saranno messe in luce alcune nuove esigenze emerse dal contesto mutato, cercando di evidenziare l’attualità di questi temi e come essi siano diventati parte integrante delle strategie che guidano tale organizzazione culturale.