Abstract:
Pubblicata nel 1556-57 per i tipi di Lorenzo Torrentino a Firenze, la "Difesa" di Carlo Lenzoni è un trattato in forma di dialogo nel quale si prendono le difese della lingua naturale fiorentina e di Dante, a fronte delle accuse mosse da Pietro Bembo nelle "Prose della volgar lingua" (1525) e da Bernardino Tomitano nei "Ragionamenti della lingua toscana" (1546). L'elaborato si propone di fornire un'introduzione di carattere generale riguardo l'Accademia Fiorentina, connessa alla propaganda politica di Cosimo I de' Medici e all'attività editoriale di Torrentino, con riferimento ai protagonisti del trattato (Lenzoni, Giambullari, Gelli, Bartoli, Pasquali e il Signor Licenziado). Segue il commento tematico ai tre argomenti principali della "Difesa": la rivendicazione dell'uso vivo fiorentino, inteso come lingua naturale che non può essere appresa dai soli libri ma che impone un soggiorno a Firenze; la difesa di Dante come poeta e della lingua della "Commedia"; la proposta di leggi che regolino la lingua, sia in relazione alla forma parlata che a quella scritta (sia prosa che poesia). Segue la trascrizione integrale del trattato con l'aggiunta di note esemplificative (luoghi delle citazioni, riferimenti biografici e lessicali).