Abstract:
Nelle società pre-industriali i fiumi erano importanti vie di comunicazione e di trasporto e le città che si sviluppavano sulle sponde erano spesso porti fluviali di rilevante interesse commerciale.
Il presente lavoro si propone di indagare alcuni di questi porti fluviali attivi in età romana, con l’obiettivo di verificare la presenza di modelli o logiche insediative sottese all’ubicazione degli stessi nel territorio fisico ed antropico, alla disposizione delle strutture d’approdo rispetto all’area urbana e all’organizzazione e alle modalità di fruizione dello spazio acqueo antistante.
A tale scopo si sono selezionati i casi studio di Altinum, Aquileia, Burdigala, Colonia Ulpia Traiana, Londinium e Roma per i quali si è proposta un’analisi storica, ambientale e urbanistica con particolare attenzione alle evidenze pertinenti al fronte portuale. Il confronto dei dati così acquisiti ha permesso di enucleare tendenze comuni e specifiche eccezioni, essenziali per poi formulare le considerazioni conclusive in relazione agli obiettivi della ricerca.
Infine, alcune osservazioni circa la metodologia e l’approccio adottato hanno permesso di superare la contingenza dei risultati ottenuti portando la riflessione su un piano più generale, nel tentativo di valutare potenzialità e limiti di una simile impostazione nello studio della portualità fluviale romana.