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Sostenibilità e sviluppo sostenibile sono concetti di difficile comprensione, molto spesso poco chiari e poco chiariti. Sebbene il termine sostenibilità appartenga al linguaggio comune, il concetto racchiude infatti complessità e capacità di riassumere significati dalla connotazione differente. Agli inizi degli anni ’80, la schematizzazione di sostenibilità si delineava su tre sfere concettuali: società, economia e ambiente. La loro intersezione declinava i significati associati allora al concetto, legato in particolar modo al capitale naturale, umano ed economico. Solo negli anni ’90, lo schema della sostenibilità evolveva nelle proprie dinamiche interne, ergendo così dalla base delle tre sfere concettuali un approccio differente con l’ambiente a racchiudere al suo interno la società, la quale origina a sua volta l’economia specifica. Il ripensamento dei tre capitali segue con una gerarchia revisionata a premiare il capitale ambientale: negli Stati Uniti, 20 milioni di persone avevano già dimostrato la centralità del tema con la prima grande manifestazione in difesa dell’ambiente il 22 aprile 1970, una protesta indetta contro gli ingenti sversamenti di petrolio greggio in una piattaforma al largo di Santa Barbara. Da quel giorno, il 22 aprile rappresenta la Giornata della Terra e la consapevolezza di agire in sua difesa ha dato origine a svariati movimenti e associazioni civili. Non da ultimo, i Fridays for future ispirati dall’attivista svedese Greta Thunberg sono stati in grado di coinvolgere giovani (e non solo) su scala mondiale con richieste chiare e urgenti: risvegliare le istituzioni e i grandi della Terra a raggiungere concretamente zero emissioni nette in un arco temporale limitato, promuovere le transizioni energetiche necessarie ad uscire dal fossile e percepire la condivisione e il destino comune a tutti non lasciando nessuno escluso.
L’Agenda 2030 delle Nazioni unite traccia, grazie alla serie di 17 obiettivi interconnessi, un percorso di avvicinamento ad un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Dall’eliminazione della povertà e della fame alla garanzia della salute/benessere per tutti, dall’accesso all’istruzione di qualità all’uguaglianza di genere, dalle condizioni igieniche all’energia pulita, dalla giustizia garantita a tutti all’agricoltura sostenibile, l’ambizione internazionale viene declinata da strategie continentali come il Green deal europeo, nazionali come la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile italiana e locali come la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Regione del Veneto. Tra gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS), il sedicesimo mira a rafforzare le istituzioni impegnate nella promozione della pace e della giustizia. La governance dimostra, pertanto, il proprio concreto ausilio al raggiungimento dello sviluppo sostenibile. In tale senso, l’elaborato presenta come la programmazione comunitaria recente e futura e gli istituti di istruzione superiore perseguano gli OSS nella propria natura di operato. I centri di ricerca per le sfide globali all’Università Ca’ Foscari forniscono l’esempio di approccio da adottare per il raggiungimento della sostenibilità, integrando i sistemi, riconoscendo l’interconnessione, l’inclusione, la responsabilità personale, giustizia ed etica riconoscibili da tutti gli attori presenti nel percorso di natura decisionale partecipata. |
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