dc.contributor.advisor |
Zolin, Maria Bruna |
it_IT |
dc.contributor.author |
Convento, Nicola <1996> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-02-15 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-06-22T07:54:48Z |
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dc.date.issued |
2022-03-22 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/20941 |
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dc.description.abstract |
Il concetto di sostenibilità cominciò a diffondersi negli anni ’80 con l’istituzione nel 1983 della World Commission on Environment and Development (WCED) con l’obiettivo di formulare proposte realistiche per risolvere le problematiche relative ad ambiente e sviluppo in un’ottica integrata e su scala planetaria, in modo tale da favorire la diffusione di una coscienza ed un impegno ecologico collettivo al di sopra degli interessi dei singoli stati. Nel rapporto Brundtland prese forma quindi, il concetto di sviluppo sostenibile cioè: “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (Brundtland, 1987). Questo concetto è volto a conciliare lo sviluppo economico nel rispetto degli equilibri sociali, ambientali ed economici.
Il modello economico lineare è un modello in cui le risorse naturali vengono utilizzate senza preoccuparsi della durevole disponibilità nel lungo periodo e i rifiuti da esso generati come i prodotti che non si usano più, vengono ritenuti materiale inutile e da smaltire. In nessuna di queste fasi (estrazione materie prime, produzione, distribuzione e consumo) vengono valutati gli impatti ambientali e sociali ponendo il focus solo nella produzione e quindi sugli interessi puramente economici. Tale modello non ha visto la nascita del concetto di responsabilità sociale ed ambientale ed è stato il modello predominante negli ultimi 260 anni. L'insostenibilità di un modello economico lineare è stata dimostrata da ricerche e studi e in particolare da uno studio del 2018 denominato “A good life for all within planetary boundaries” prodotto da ricercatori britannici e pubblicato dalla rivista Nature (Daniel W. O'Neill, 2018).
Nel 2011, il rapporto “Towards a Green Economy – Pathways to Sustainable Development and Poverty Eradicarion” dell’UNEP, porta al concetto di economia sostenibile basato su di un modello economico di tipo circolare che si basa sulla riduzione degli sprechi, il riciclo e il riutilizzo, con l’obiettivo di una crescita economica di lungo termine (UNEP, 2011). Dal rapporto Stern del 2006, si origina il concetto e l’idea di una economia verde come possibile soluzione ai cambiamenti climatici che generano un peso negativo sul PIL mondiale. Assume notevole importanza da parte dell'UE ilconcetto di transizione ecologica inteso come passaggio da una vecchia economia lineare basata sullo sfruttamento anbientale ad una economia circolare basata su recupero e il reintegro delle risorse ambientali che porti benefici strettamente legati alla sostenibilità ambientale e correlati al benessere generale delle persone e dell'ambiente, con misure politiche e fondi specifici che permettano il raggiungimento degli obiettivi declinati nelle agende politiche di tutti gli Stati. Aiutare le aziende a diventare green e ad inserirsi in modo sostenibile all'interno di una economia circolare comporta la necessità di effettuare un'analisi e un continuo miglioramento dei processi produttivi tenendo conto della necessità di permettere il recupero di prodotti alla fine del loro ciclo di vita ed una gestione dell'azienda efficace ed efficiente sotto il profilo della sostenibilità. Il benessere ambientale, a partire dalle aziende agricole per arrivare a quelle industriali può essere garantito da uno sviluppo delle aziende del riciclo che lavorino esse stesse all'interno di una cornice sostenibile, sia dal punto di vista dei processi aziendali che dal rispetto della normativa ambientale. Viene esposto il caso dell'azienda SESA di Este (PD). |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Nicola Convento, 2022 |
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dc.title |
Sviluppo Sostenibile ed Economia Circolare: il caso SESA S.p.A. |
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dc.title.alternative |
Sviluppo sostenibile ed economia circolare: il caso SESA S.p.A. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle aziende |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
857032 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Nicola Convento (857032@stud.unive.it), 2022-02-15 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Maria Bruna Zolin (zolin@unive.it), 2022-03-07 |
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