Abstract:
La presente tesi definirà il punto di vista veneziano sulle dinamiche del conflitto che vide coinvolti la Repubblica di Venezia l’Impero ottomano tra il 1537 e il 1540. A seguito di una nuova contesa bellica tra Francesco I e Carlo V per la ridefinizione degli equilibri italiani, Venezia, stretta tra gli Asburgo e gli ottomani, nel 1537 si ritrovò coinvolta in una guerra con il sultano Solimano, legato al re di Francia da un’intesa. Le varie fasi di questa crisi militare verranno ricostruite attraverso l’esame del ricco patrimonio archivistico veneziano, della preziosa corrispondenza diplomatica dell’ambasciatore mantovano in laguna e di altre fonti, manoscritte ed edite. Si partirà dalla conclusione della lega tra l’imperatore, il papa Paolo III e Venezia, fatto che convinse quest’ultima a impegnarsi nella guerra, ma che portò soltanto alla conduzione di una fiacca e inconcludente campagna navale nel 1538. Si giungerà fino alla stipulazione della pace separata tra la Serenissima e il sultano nel 1540. Si considereranno i metodi dei quali i veneziani si servirono per raccogliere il denaro, e quindi come queste venne speso per far fronte alle esigenze che la situazione bellica richiedeva, in particolare la difesa dello Stato da Mar. Si presenterà infine uno studio approfondito sulle divergenze tra i consigli, le spaccature e i dissidi in seno al patriziato che emersero nel corso del conflitto.