Abstract:
Il presente lavoro di ricerca prende in esame alcuni momenti emergenziali sul versante della criminalità e della relativa risposta giudiziaria che interessarono il basso Padovano sud occidentale nella prima metà del secolo XIX.
La caduta della Repubblica di Venezia e le successive conseguenze determinatesi a seguito del conflitto tra Francia ed Austria ebbero riflessi significativi sul versante socio economico e sulle condizioni di vita di larghi strati della popolazione.
Ciò determinò un primo “momento” emergenziale sul versante giudiziario con le cosiddette “insorgenze” del 1809, alle quali le autorità francesi risposero con estrema risolutezza.
Un secondo “momento” emergenziale si concretizzò tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50 del secolo con il proliferare di bande armate dedite a rapine e violenze alle quali le autorità austriache risposero con l’istituzione di una Commissione militare con sede in Este e con l’applicazione di una procedura straordinaria per la punizione di tali crimini, così come indicato nel proclama del feldmaresciallo Radetzky del marzo 1849.
Il presente lavoro analizza inoltre una serie di denunce coeve relative a furti notturni e campestri presentate alle congregazioni municipali di Este e di Montagnana per i quali non vennero identificati gli autori che rappresentano tuttavia un ulteriore elemento di analisi della diffusione della macro e micro criminalità per questo periodo.
A conclusione verranno posti in relazione questi fenomeni emergenziali con il movimento della Boje, che interessò anche il basso Padovano nella seconda metà del secolo, individuandone similitudini o discrepanze.