Abstract:
L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, rilevato per la prima volta in Cina alla fine del 2019, e le misure di contrasto adottate in Italia hanno avuto un impatto fortissimo sulla vita sociale e sulle attività produttive, industriali e commerciali. Importanti conseguenze ne sono derivate anche per il settore degli appalti pubblici, considerato il volano dell’economia. Gli stati di emergenza rappresentano delle sfide significative alla salvaguardia dei diritti fondamentali e delle libertà civili. Pertanto, la ricerca, partendo dalla definizione del concetto di emergenza contenuto nel nostro ordinamento giuridico analizza gli strumenti giuridici in risposta alla crisi pandemica e le criticità dell’utilizzo della decretazione del Presidente del Consiglio (DPCM). Successivamente, lo sguardo si sposta al contenuto dei decreti legge emanati durante l’emergenza pandemica con riferimento alle disposizioni che hanno riguardato gli appalti pubblici con l’obiettivo di analizzare più in dettaglio l’impatto di tale crisi sul mondo degli appalti.
Nella seconda parte della tesi il focus si sposta sulle azioni intraprese dall’ Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) atte a sostenere, facilitare e indirizzare le Stazioni Appaltanti e gli operatori economici, in questo particolare momento storico verso la corretta interpretazione e applicazione delle norme emanate dal Governo e quelle contenute nel Codice dei Contratti pubblici allo scopo di scongiurare un blocco delle procedure d’appalto senza travisare la trasparenza e la legalità. Particolare attenzione è posta ai DPCM di marzo e aprile 2020 che hanno disposto la chiusura delle attività economiche e produttive e alle criticità sorte a causa dell’utilizzo di Codici Ateco come criterio di classificazione tra attività economiche consentite e non consentite. Oggetto di studio nell’ultima parte dell’elaborato sono le ripercussioni che l’emergenza ha avuto sulla fase di esecuzione dei contratti, le tutele dell’appaltatore in caso di sopravvenienze e gli strumenti rimediali contenute nel Codice dei Contratti pubblici.