Abstract:
Rifāʿa Aṭ-Ṭhṭawī mostra attraverso le descrizioni nel suo compendio una perpetua operazione di allontanamento e avvicinamento tra il sé e l’altro che serve all’autore per auto-identificarsi mediante le differenze che incontra durante la sua permanenza in Francia. Verrà utilizzato il testo originale in lingua araba per dimostrare attraverso la traduzione in italiano, come esso serva all’autore per vedersi e rappresentarsi. Questa operazione di “definizione del sé attraverso lo specchio dell’altro” è una pratica millenaria e non circoscritta ad un’area specifica del mondo. Nei primi due capitoli proporrò un excursus sulle tematiche di identità e alterità, mostrando a sostegno di esse alcuni passaggi tradotti in lingua italiana del suo resoconto di viaggio in Francia: “Taẖlīs al-Ibrīz fī Talẖīs Bārīz” avvenuto tra gli anni 1826-1831. Il terzo e ultimo capitolo tratterà la macro-dialettica Oriente e Occidente, per dimostrare come questi due poli diametralmente opposti secondo la narrativa comune, in realtà, non siano poi così tanto diversi nelle rappresentazioni “dell’altro”.