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Negli ultimi decenni, la Cina ha registrato performance straordinarie, diventando (secondo alcuni) un potenziale concorrente alla leadership globale.
Questo lavoro si concentra sull’interpretazione dell'ascesa cinese, da parte dei realisti americani, dopo il 2010—anno in cui la Cina è diventata la seconda economia mondiale in termini di PIL aggregato, superando il Giappone. In altre parole, questa ricerca vuole guidare il lettore attraverso la complessità del dibattito sull'ascesa cinese, fornendo risposta alle seguenti domande: Come i realisti americani interpretano l'ascesa della Cina? E in che modo l'interpretazione realista americana differisce dalle altre?
Il lavoro è strutturato come segue. Nel primo capitolo, descriverò la portata della ascesa cinese. In altre parole, fornirò al lettore un set di dati che lo aiutino a capire (indipendentemente dalla teoria applicata) perché oggi la Cina è generalmente vista come una potenziale superpotenza. Nel secondo capitolo, dopo una breve introduzione al realismo, presenterò il modo in cui i realisti americani interpretano l'ascesa cinese. Questo lavoro prenderà in considerazione studiosi delle relazioni internazionali (IR) che hanno un'affiliazione attiva con un'università americana, i cui pensieri sono in linea con ipotesi realistiche, e che hanno scritto almeno un articolo o un libro sull'ascesa della Cina dopo il 2010. Infine, nel terzo capitolo, mostrerò come l'interpretazione realista americana differisca da quella di altre tradizioni IR.
É importante sottolineare che questa ricerca si basa su di un'analisi qualitativa che si articola in quattro passaggi. Innanzitutto, ho effettuato una ricerca avanzata tramite database JSTOR per raccogliere informazioni preliminari sugli autori che hanno pubblicato almeno un articolo o un libro sull'ascesa della Cina dal 2010 in avanti. In secondo luogo, ho consultato biografie, curriculum e aree di interesse degli autori, selezionando solo quelli che rientrano nella definizione fornita da Daniel Maliniak et al. (2011). In altre parole, ho considerato i soli studiosi con affiliazione attiva con un'università americana ed il cui interesse risiede nelle interazioni economiche, sociali e politiche tra diversi paesi. Di conseguenza, ho escluso i ricercatori impiegati nel governo, nei think tank e nelle aziende private, al momento della loro scrittura. Nel terzo passaggio, utilizzando le informazioni raccolte in precedenza, ho approfondito le biografie e le carriere degli autori e preparato un elenco (Tabella 17, capitolo 2) per dimostrare che i filtri di ricerca utilizzati sono stati efficaci nel restringere il campo di ricerca. Infine, nell'ultimo passaggio, dopo aver letto i loro lavori e individuato idee ricorrenti, ho deciso di presentare al lettore una triplice classificazione dei risultati. In primo luogo, ho confrontato le ipotesi di chi anticipa che la Cina cercherà di sovvertire lo status quo con quelle di chi è contrario. In secondo luogo, ho raffrontato gli argomenti di chi crede che la Cina abbia la possibilità di rovesciare con successo l'ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti con quelli di chi non crede in tale eventualità. Terzo, ho paragonato le tesi di chi ritiene inevitabile una guerra tra USA e Cina a quelle di chi invece la ritiene evitabile. In sostanza, con la mia analisi, ho cercato di presentare le risposte dei realisti statunitensi alle seguenti domande: (1) La Cina proverà a sfidare lo status quo? (2) La Cina ha la possibilità di rovesciare con successo l'ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti? (3) È inevitabile una guerra tra Stati Uniti e Cina? |
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