Abstract:
Nell’ultimo decennio, l’attenzione verso prodotti e processi più sostenibili si è notevolmente diffusa ed ha coinvolto tutte le attività umane, tra cui anche l’attività di bonifica dei siti contaminati. I criteri di valutazione della sostenibilità nell’attività di bonifica di siti contaminati mirano ad identificare la tecnologia che sia, al tempo stesso, economicamente fattibile, che crei un valore aggiunto per la società, ma che minimizzi il più possibile il consumo di risorse naturali e l’impatto sull’ambiente. Dalla letteratura scientifica è emerso che l’Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA) è lo strumento più adeguato ad una valutazione completa e dettagliata degli impatti ambientali legati alle tecnologie di bonifica. Nella presente tesi, gli impatti ambientali di due tecnologie di bonifica per il suolo, quali bioremediation e Dig&Dump, sono stati confrontati utilizzando l’LCA. Il fine è quello di determinare la soluzione tecnologica ambientalmente più sostenibile attraverso uno studio LCA ante operam relativo ad una bonifica da attuare in un’isola della laguna di Venezia. Per prima cosa, sono state studiate dettagliatamente entrambe le tecnologie di bonifica da confrontare (bioremediation e Dig&Dump) e raccolti i dati relativi alla loro applicazione al caso studio. Questi dati sono stati poi inseriti nel software SimaPro ed infine, una volta modellizzati all’interno del sistema, si è proceduto con la valutazione degli impatti tramite il metodo di valutazione ReCiPe. Per concludere sono stati analizzati e confrontati i risultati dei due profili ambientali.