Abstract:
Questo lavoro sorge da una più ampia inchiesta sulle relazioni tra Russia e Asia Centrale come singolare esempio di quello che da alcuni studiosi viene definito colonialismo, e va a focalizzarsi su un aspetto parziale della questione, ovvero l’evoluzione dei rapporti tra Russia e Kazakhstan dal periodo imperiale fino ad oggi, guardando con particolare attenzione le politiche linguistiche che sono state adottate e/o imposte nel tempo in Kazakhstan. La ricerca parte con qualche accenno storico, per contestualizzare l’intrecciarsi delle relazioni tra i due paesi, e analizza in seguito la diffusione e l’uso della lingua russa in Kazakhstan, non solo come strumento culturale e di comunicazione, ma anche come mezzo di influenza e veicolo di un indirizzo politico. La questione, che subisce diverse svolte significative nel periodo dell’URSS, risulta rilevante ancora oggi, da quando, dopo il 1991, il Kazakhstan si trova sospeso tra una situazione di intesa economica con la Federazione Russa e il desiderio di una maggiore indipendenza politica. Questa indeterminatezza ancora una volta trova riflesso nelle politiche linguistiche, che negli ultimi tempi sembrano incoraggiare, almeno negli intenti, un tiepido allontanamento dalla Russia.