Abstract:
Nel luglio del 1993 una nave mercantile appartenente alla filiale di Guangzhou della China Ocean Shipping Company (COSCO) partì per quello che sembrava un ordinario viaggio verso il Golfo Persico. Si trattava della Yinhe [Via Lattea]. Secondo la tabella di marcia prevista per l’ottantunesimo viaggio del mercantile, iniziato il 7 luglio 1993, la Yinhe avrebbe raggiunto il porto di Dubai il 3 agosto, dove gran parte del carico di 782 container sarebbe stato scaricato. Tuttavia, poco prima dell’arrivo previsto al porto emiratino, la Yinhe si trovò in balia di una tempesta diplomatica che finì per comprometterne la normale navigazione. Sulla base di accuse secondo le quali la nave stesse trasportando precursori di armi chimiche verso l’Iran, gli Stati Uniti intrapresero diversi sforzi diplomatici al fine di impedire l’arrivo a destinazione di suddette sostanze illecite. La Yinhe e il suo equipaggio rimasero al largo dell’Oceano Indiano per ventiquattro giorni prima di poter finalmente attraccare al porto di Dammam, dove l'intero carico del mercantile venne sottoposto ad un’ispezione da parte delle autorità saudite. La ricerca diede esito negativo: nessun componente chimico illecito venne trovato a bordo della Yinhe. Questa tesi si ripropone di ricostruire gli eventi che caratterizzarono il cosiddetto “incidente della Yinhe” (yinhehao shijian 银河号事件) cercando di fornire delle risposte ai seguenti quesiti: quali furono le dinamiche che condussero a tale avvenimento? Che significato venne attribuito alla vicenda all’epoca e quali considerazioni è possibile trarne ad oggi?