Abstract:
Una vasta letteratura dimostra i benefici della Educazione e Cura della Prima Infanzia (in inglese Early Childhood Education and Care, ECCE) sullo sviluppo infantile; la disponibilità e la buona qualità dei servizi per la prima infanzia hanno però un impatto positivo sulla società in generale, e in particolare sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro. Questa tesi tratta delle politiche di ECCE in Giordania, e delle conseguenze di tali politiche sulla donna lavoratrice. Il primo capitolo indaga l’evoluzione storica dei servizi per la prima infanzia in Giordania dalla fondazione del Regno ad oggi. Inizialmente solo privato, questo settore vede oggi un coinvolgimento più diretto del governo, che si impegna non solo a regolamentare le strutture private, ma a istituirne di pubbliche. Poiché si tratta di un settore composito, al quale contribuiscono attori di natura diversa, il secondo capitolo è dedicato alle prospettive dei vari enti coinvolti: governo, agenzie internazionali, ONG e iniziative locali. Ciascuna realtà affronta il tema della ECCE in modo diverso: nell’ottica di investire sull’infanzia per promuovere il futuro sviluppo economico del Paese, con l’obiettivo di garantire ai bambini pari diritti e opportunità di sviluppo, o per supportare la famiglia e in particolare la donna lavoratrice. Il terzo capitolo presenta un caso studio dedicato alle rawḍa pubbliche, le uniche strutture per la prima infanzia ad oggi istituite dal governo, che accolgono bambini di 5-6 anni. Per questa ricerca sono state intervistate direttrici, maestre, madri utenti e non utenti, al fine di analizzare l’impatto che le politiche di ECCE hanno avuto sulla donna giordana, in quanto lavoratrice del settore e in quanto beneficiaria.