Abstract:
L’attività bancaria, raccolta di risparmio tra il pubblico ed esercizio del credito, è considerata, agli occhi dello Stato, talmente determinante per la società che viene addirittura citata nella Costituzione all’art.47: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina e controlla l’esercizio del credito”. Tuttavia, un esercizio del credito senza adeguato controllo è una delle principali cause di crisi nell’attività bancaria: quando una banca deve gestire troppi crediti dubbi o inesigibili rischia di indebolire la propria struttura e di bloccare l’attività. Questo elaborato si propone di analizzare il problema degli NPL, non-performing loans, nelle banche italiane. Partendo da un’introduzione focalizzata sull’evoluzione della Normativa sull’attività bancaria, si entrerà nel vivo degli argomenti trattati con una dettagliata analisi delle tipologie di esposizioni deteriorate e della loro evoluzione nel tempo. L’attenzione si concentrerà in seguito sugli eventi che hanno portato l’Italia ad essere il primo paese in Europa per ammontare di NPL (quasi 400 miliardi di euro a fine 2020) per passare infine al core dell’elaborato: la gestione vera e propria dei crediti deteriorati (valutazione, compravendita, strategie di recupero) e del mercato che si è venuto a creare intorno ad essi.