Abstract:
Questo studio si propone di analizzare le relazioni tra le due sponde del Mediterraneo, in particolare con l'Egitto e la Libia.
La tesi è stata suddivisa in tre capitoli, ognuno dei quali con un focus su un principale argomento.
Nel dettaglio, il primo capitolo si occupa delle politiche comunitarie avviate dall'UE a favore dei paesi terzi . Facendo riferimento ad un periodo di tempo che va dal Trattato di Roma del 1957 allo scoppio della Primavera Araba, abbiamo potuto osservare come spesso i risultati conseguiti non abbiamo rispettati gli obiettivi prefissati. L'Unione per il Mediterraneo, per esempio non è riuscita nel suo intento di cooperazione con i paesi partner. Il precario equilibrio tra le due aree del Mediterraneo è stato peggiorato dallo scoppio delle rivolte del 2011 che hanno interessato diversi paesi arabi e che hanno portato alle caduta di regimi in carica da decenni, quali quello di Mubarak in Egitto e quello di Gheddafi in Libia.
Il secondo capitolo riguarda l'Egitto. Dopo una breve introduzione sulle relazioni intercorse tra l'UE e l'Egitto dopo la fine del governo di Mubarak, il capito si concentra su una situazione che negli ultimi anni sta allarmando il continente: il poco rispetto dei diritti umani.
A questo proposito vengono portati come esempi il caso di Giulio Regeni e di Patrick Zaki. Il primo, morte in circostanza misteriose nel 2016 perchè ritenuto una spia non ha ancora ottenuto giustizia. Complici sia il poco impegno europeo, molto più attento al mantenimento di solide relazioni con l'Egitto e sia il governo di Al-Sisi che in questi lunghi cinque anni non ha fatto altro che nascondere la verità. Per quanto riguarda il giovane egiziano studente dell'Università di Bologna, Patrick Zaki, , come ben noto è in carcere da quasi due anni in attesa di giudizio. Al momento si trova al carcere di massima sicurezza di Tora dove le condizioni igienico sanitarie sono a dir poco pessime. Anche in questo caso, l'UE non ha dato prova di saper gestire la situazione: le uniche iniziative sono arrivate dal Parlamento europeo.
Nel terzo capitolo, infine viene presentata la condizioni dei diritti del popolo libico. Nel primo paragrafo, vengono presentate, seppur brevemente le relazioni tra l'UE e lo Stato libico sia prima che dopo le dimissioni di Gheddafi. Nei paragrafi successivi, lo studio si è concentrato su una situazione che causa preoccupazione anche nel nostro Paese, ossia la gestione dei flussi migratori. Migliaia di persone ogni anno lasciano la loro casa nella speranza di trovare una vita migliore aldilà del Mediterraneo. Speranze che presto vengono disattese.
Conosciamo tutti il tragico destino che accompagna la maggior parte dei libici che salgono su barconi colmi di gente, forse però non tutti conoscono i centri detentivi.
Nell’ultima parte di questo capitolo vengono presentate le caratteristiche dei centri di detenzioni libici, meglio conosciuti come luoghi che non hanno mai conosciuto le parole "diritti umani".
Infine, il capitolo termina con una sintesi delle politiche adottate dall'UE in risposte al crescente fenomeno migratorio e alla violazione dei diritti dei migranti.
Lo studio si conclude con un riassunto sui temi già menzionati e, alla fine mira a fornire al lettore un quadro completo sulla posizione europea nella gestione delle sfide sopra indicate.