dc.contributor.advisor |
Gardenal, Gloria |
it_IT |
dc.contributor.author |
Signor, Riccardo <1997> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2021-10-04 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-01-11T09:25:35Z |
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dc.date.available |
2023-02-01T13:34:56Z |
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dc.date.issued |
2021-10-21 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/20198 |
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dc.description.abstract |
In un contesto globale sempre più competitivo, le società hanno visto nel tempo crescere l’importanza del loro patrimonio intangibile. Gli intangibili rappresentano, spesso, la principale determinante del vantaggio competitivo delle imprese, le quali attualmente basano la loro organizzazione e le loro scelte strategiche sulla tutela dell’innovazione. Nella prima istanza del suddetto lavoro verrà delineata la definizione e la classificazione secondo le linee guida impartite dagli organismi contabili internazionali e nazionali. Tra gli intangibili più rilevanti rientrano brevetti, loghi e marchi che forniscono un’identità all’impresa e permettono alla stessa di crearsi un’immagine che li differenzi dai competitors. Il marchio, più di altri intangibili, rappresenta una quota significativa del valore di mercato delle imprese; tale bene immateriale assume rilevanza, e quindi valore economico, quando consiste in una risorsa capace di attribuire un vantaggio competitivo. Lungo la vita dell’impresa, il marchio può vedere il proprio valore incrementarsi ma non sempre questo emerge contabilmente, perciò molto spesso questi maggiori valori rimangono latenti all’interno del patrimonio aziendale. I principi contabili nazionali prevedono la rivalutazione dei suddetti beni, secondo le condizioni previste dalle leggi di rivalutazione in vigore. In questo modo, l’imprenditore o la società interessata a far emergere il valore del proprio o a rivalutarlo se già iscritto a bilancio, può usufruire di tali leggi che ne permettono la rivalutazione valida ai fini civilistici oppure anche ai fini fiscali. Nel proseguo del suddetto elaborato verrà approfondita nel dettaglio la disciplina di rivalutazione dei beni d’impresa, illustrando la normativa attualmente in vigore contenuta nel decreto-legge n. 104/2020, convertito in Legge n. 126/2020. L’attenzione, in seguito, si volgerà all’intangibile specifico costituito dal marchio, approfondendo i principali metodi di valorizzazione dello stesso. L’obiettivo del presente lavoro è fornire alcuni spunti di riflessione in ordine alle più diffuse metodologie di valutazione del marchio evidenziandone le principali caratteristiche e individuandone le criticità. Questo elaborato muove dalla necessità di far luce sulle tecniche impiegate per la valutazione dei marchi d’impresa, in un contesto in cui tali beni immateriali hanno assunto un ruolo primario. Al termine dell’elaborato sono proposti alcuni casi di applicazione dei metodi di valorizzazione di marchi commerciali. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Riccardo Signor, 2021 |
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dc.title |
La valorizzazione dei marchi d'impresa |
it_IT |
dc.title.alternative |
La valorizzazione dei marchi d'impresa |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2020/2021_sessione autunnale_181021 |
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dc.rights.accessrights |
embargoedAccess |
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dc.thesis.matricno |
861598 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/09 FINANZA AZIENDALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Riccardo Signor (861598@stud.unive.it), 2021-10-04 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Gloria Gardenal (ggardenal@unive.it), 2021-10-18 |
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