Abstract:
L’insorgere della pandemia da Covid-19 ha innescato radicali cambiamenti qualitativi e quantitativi nella domanda e nell’offerta turistica, provocando un ri-orientamento delle preferenze verso la scoperta di destinazioni esterne alle traiettorie turistiche consolidate, dove la bassa densità abitativa e la ridotta pressione antropica stagionale garantiscono un turismo “più sicuro” rispetto ai rischi di contagio. La ripartenza del turismo post-covid è un’occasione per ridisegnare questi percorsi con maggiore attenzione alla sostenibilità, autenticità e riscoperta dei centri minori. Ci si concentrerà sull’Equiturismo come una componente dell’industria turistica che, pur essendo stata relativamente trascurata dai ricercatori, sta acquisendo sempre maggiore importanza come un possibile volano di sviluppo locale sostenibile e alternativo. Le valli, i boschi montani forniscono un’esperienza immersiva al viaggiatore e la passione per il cavallo, nonché il rapporto che si instaura con esso, costituiscono una delle componenti più importanti di questa esperienza.
Tra gli obiettivi del Veneto, vi è quello di rendere conoscibili e conosciute tutte le proposte di turismo equestre presenti nella regione e renderle fruibili a turisti/viaggiatori italiani e stranieri attraverso un sistema di itinerari e circuiti unitamente a punti di appoggio e di servizio collegati in un unico sistema che consenta la scoperta delle peculiarità enogastronomiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio. A tal proposito, saranno citati alcuni progetti in corso, nonché anche alcune strutture in attività in particolari aree della regione, le quali offrono una fruizione alternativa dei contesti territoriali in cui si trovano.