Abstract:
Il difficile inquadramento giuridico delle polizze legate ai finanziamenti le ha rese un fenomeno controverso. Nonostante le continue evoluzioni del quadro normativo finalizzate a tutelare il cliente da eventuali comportamenti opportunistici messi in atto dagli intermediari eroganti il prestito, non vi è concordanza di opinioni intorno alla natura giuridica del fenomeno. Il presente studio mira a fare chiarezza su alcuni aspetti prettamente giuridici, nello specifico l’attenzione è rivolta al tentato inquadramento di questa categoria di contratti nell’ambito di due fattispecie previste dal Codice civile, ovvero il contratto a favore di terzo e il contratto per conto altrui. Nel prosieguo del lavoro è stata avanzata una seconda ipotesi, quella di ricondurre queste polizze alla fattispecie del collegamento negoziale, il quale pur non rappresentando una categoria giuridica autonoma che gode di una solida disciplina, costituisce un “meccanismo giuridico” utile a contestualizzare le suddette polizze. Oltre alla dottrina anche gli apporti della giurisprudenza si sono dimostrati utili a colmare le lacune normative. La presente analisi ripercorre i vari dibattiti sul tema prendendo come filo conduttore i prestiti ai consumatori con un focus sui finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, i quali presentano la peculiarità di richiedere obbligatoriamente la stipula di due polizze, l’una sulla vita, l’altra contro il rischio di perdita dell’impiego.