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La tesi si occuperà di fornire un panorama sulla produzione artistica del collettivo giapponese teamLab, fondato nel 2001 da Inoko Toshiyuki e formato da un gruppo eterogeneo che si occupa di arte, architettura, ingegneria, matematica e informatica e indaga sui rapporti tra arte, design, tecnologia, scienza e natura attraverso la creazione di installazioni digitali interattive.
In seguito a una breve introduzione, in cui verrà definita la distinzione tra arte digitale e interattiva, si passerà, nel primo capitolo, a fornire una biografia del team, contestualizzandone la storia, la visione, e le modalità operative. È al concept, termine equivalente di “visione”, che verrà dedicato maggior spazio; attraverso una descrizione quanto più esaustiva di alcune opere, scelte al fine di esemplificarne le caratteristiche, si introdurranno, tra i molti: lo spazio ultra soggettivo, ossia una resa digitale dello spazio tridimensionale in due dimensioni; il concetto di Borderless, che vede in un’arte priva di confini tra opere e tra essa e i suoi osservatori la propria ragion d’essere; il progetto Digitized Nature con cui, attraverso una vera e propria digitalizzazione della natura, effettuata con mezzi che non la danneggino, questa diventa arte che trova espressione massima nelle installazioni all’aperto, presso parchi e giardini; il fine di questa arte è fornire allo spettatore gli strumenti per poter comprendere la natura e acquisire la consapevolezza di esserne parte attiva che, consciamente o inconsciamente, la influenza. A questi concept in particolare verranno dedicati i capitoli successivi.
Il secondo capitolo verterà sulle Serie, un insieme di strumenti, o espedienti tecnologici, che fungono da mezzo nel processo di realizzazione dei concept sopracitati e che vedono nell’utilizzo di luci, autonomous (unità luminose di varie forme) e nell’utilizzo di applicazioni nuovi approcci all’arte digitale interattiva.
Un capitolo sarà invece interamente dedicato al progetto Future Park, con cui teamLab concepisce un tipo di esperienza museale di matrice laboratoriale e ludica, indirizzata in special modo a partecipanti di giovane età, basata sulla sperimentazione e la creazione collaborativa di più individui (co-creation).
Si tratterà poi delle aree espositive teamLab Planets e teamLab Borderless con sede a Tōkyō, attraverso cui teamLab definisce i concetti di Body Immersive e Borderless.
L’ultima parte sarà dedicata al progetto Digitized Nature che, affine a un contesto naturalistico, verrà osservato in sue molteplici declinazioni: le installazioni di Saitama e Mifuneyama Rakuen, e presso i Gardens by the Bay e Jewel a Singapore, faranno da esempio.
Si accennerà a uno degli ultimi progetti del collettivo, con cui si dà la possibilità alle persone di creare arte domestica che può essere condivisa a distanza: è il caso del progetto Flowers Bombing Home, attraverso cui i partecipanti colorano immagini di fiori a campione che, opportunamente scansionate, possono essere proiettate in diretta su YouTube.
Lo scopo ultimo del lavoro sarà quello di evidenziare le tipologie di fruizione dell’arte digitale interattiva di teamLab, con particolare attenzione verso le tecnologie utilizzate e alla riconfigurazione del rapporto opera-spettatore. |
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