Abstract:
A partire dagli anni Novanta il legislatore ha introdotto all’interno del sistema della sanità, alcuni strumenti di gestione tipici delle imprese private, dando in questo modo l’avvio al cosiddetto processo di aziendalizzazione. La principale ragione per cui sono state previste tali innovazioni è da ricercare nelle inefficienze del Sistema Sanitario Nazionale su vari fronti, ma soprattutto dal punto di vista economico e finanziario: il disavanzo e gli spechi di denaro pubblico hanno contribuito a determinare l’insostenibilità del sistema conducendo il paese verso una pesante crisi finanziaria.
La prima tappa legislativa che ha portato all’aziendalizzazione della sanità è costituita dal D.lgs. 502 del 1992, il quale ha previsto un riordino della disciplina, ed è stato successivamente integrato con il D.lgs. 517 del 1993. Con l’emanazione della seconda grande riforma del 1999 le aziende sanitarie acquisiscono sempre di più caratteri privatistici, per arrivare poi al D.lgs. 56 del 2000 e alla riforma del Titolo V con la quale vengono riviste le competenze dello stato e delle regioni in virtù dell’applicazione del principio di sussidiarietà.
Il punto cardine su cui vertono tutti i suddetti interventi legislativi è il rispetto e il perseguimento dei criteri di economicità, efficacia ed efficienza del sistema attraverso l’implementazione di attività di pianificazione e programmazione che rientrano in quello che potremmo definire management sanitario. Quando si parla di ASL, infatti, si fa riferimento ad una vera e propria azienda che, proprio come un’impresa privata, deve adottare delle decisioni strategiche per poter usufruire e allocare risorse che sono per definizione scarse al fine di raggiungere obiettivi prefissati a livello regionale e nazionale, sia in termini di budget sia per quanto riguarda l’erogazione di livelli essenziali delle prestazioni. Per questo anche il tema della contabilità, ampiamente affrontato nel presente elaborato, assume un ruolo primario, specialmente in quanto ha accompagnato l’evoluzione del SSN, subendo anch’esso dei cambiamenti, tra cui il passaggio dalla contabilità finanziaria tipica delle istituzioni pubbliche, alla contabilità economico-patrimoniale.
La seconda sezione di questo elaborato è dedicata alla presentazione di un progetto di analisi dei costi svolto durante l’attività di tirocinio presso l’UOC Controllo di Gestione dell’Ulss 4 – Veneto Orientale. Questa ricerca è stata avviata su richiesta del primario del reparto di Gastroenterologia di San Donà di Piave, il quale ha manifestato il suo interesse nel conoscere il costo della prestazione di Esofagogastroduendoscopia che viene erogata presso il suo ambulatorio. Sulla base delle informazioni da lui trasmesse relative al materiale necessario, le attrezzature utilizzate e il personale sanitario impiegato, siamo giunti alla determinazione di un costo, avvalendoci dei software a disposizione del Controllo di Gestione e prendendo come riferimento la metodologia dell’Activity Based Costing. Questo ha portato ad alcune riflessioni in merito alla determinazione delle tariffe per le prestazioni ambulatoriali e la necessità di implementare metodologie per l’analisi dei costi che siano efficaci ed in grado di rappresentare la realtà.
In conclusione, viene proposto un modello organizzativo che applichi e sviluppi questa metodologia di analisi al fine di raggiungere da un lato una maggior sostenibilità del sistema, dall’altro rendere consapevoli dei costi i professionisti sanitari stessi, i quali si trovano ad operare in prima linea per garantire il fine ultimo del nostro Sistema Sanitario: la tutela della salute.