Abstract:
La determinazione della composizione di un manufatto metallico di interesse artistico o archeologico ricopre una grande importanza dal punto di vista della conoscenza storica e tecnologica nonché per il contrasto e la prevenzione dei processi di degrado. Le analisi composizionali, quando non limitate alla superficie, sono però invasive e generalmente lunghe e costose. Lo scopo del lavoro di tesi è la messa a punto di una metodologia elettrochimica per la caratterizzazione di leghe di rame di interesse artistico e archeologico. La prima parte del lavoro si occupa dell’identificazione e della quantificazione di rame, stagno, piombo e zinco in soluzione, per mezzo della voltametria ciclica a scambio ionico con elettrodi glassy carbon modificati con film di Nafion. La seconda parte tratta l’analisi qualitativa dei suddetti metalli allo stato solido, per mezzo della voltammetria di microparticelle immobilizzate con Nafion su elettrodi GC. La tecnica è stata poi applicata all’analisi qualitativa di campioni standard che riproducono la composizione di bronzi e ottoni archeologici e su campioni di leghe moderne. La VMP sembra poter dare buoni risultati riguardo all’identificazione dei componenti di tali leghe e costituire un’alternativa veloce, economica e microinvasiva alle tecniche in uso. Tuttavia appare prima necessario un miglioramento della riproducibilità della modificazione dell’elettrodo.