Abstract:
L’obiettivo della mia tesi è presentare Yan Lianke 阎连科 come uno degli scrittori cinesi contemporanei più socialmente impegnati e politicamente “dissidenti” i cui scritti sono e sono stati sistematicamente banditi in Cina continentale, poiché ritenuti “socialmente insidiosi e destabilizzanti”. Nello specifico, nel mio elaborato mi occuperò di esaminare Il Sogno del Villaggio dei Ding (丁庄梦 Ding zhuang meng), un romanzo pubblicato nel 2005 che perlustra le drammaticità rurali tipiche della società cinese attraverso una narrazione realistica che, tuttavia, non esclude immaginari fantastici, rocamboleschi e carnevaleschi.
Dopo aver delineato il postmodernismo, come fenomeno che contribuisce a comprendere le dinamiche socio-culturali e le peculiarità della letteratura cinese contemporanea, mi occuperò di esporre la narrativa mito-realista che caratterizza la produzione di Yan Lianke, tentando di illustrare il suo approccio “esteticamente ribelle” alla narrativa in un paese dove scrivere liberamente risulta sempre più ostico. Inoltre, sulla scia delle esigenze umanistiche che motivano la letteratura dell’autore, dimostrerò come Il Sogno del Villaggio dei Ding si traduca in una condanna della Cina che ha oramai perso i precedenti tratti socialisti che operavano per il “bene delle masse” e che, nello stadio capitalistico contemporaneo, privilegia il feticismo per il denaro a discapito del benessere pubblico: in particolare, evidenzierò come il romanzo non si limiti a condannare la corruzione politico-economica, bensì l’intera società cinese coinvolta in un’assurda “logica dell’auto-distruzione” legata alla “perdita della razionalità”, dove l’ossessione del perseguimento della ricchezza materiale viene a identificarsi come una “febbre psicologica” che annienta tutto il popolo, specialmente i contadini, coloro che, trovandosi in una posizione subalterna, accettano passivamente di essere coinvolti in una tortuosa lotta per la sopravvivenza comandata dal sadismo delle leggi del mercato e dei dettami politici.
Infine, tenterò di delucidare la natura “critica” che caratterizza la narrativa di Yan Lianke risalendo alle “radici” della sua contestazione socio-politica, delineando le vicissitudini che hanno tormentato la sua vita giovanile, le sofferenze che hanno minato l’esistenza del padre e, soprattutto, le calamità e le traversie storiche che affliggono da sempre i contadini cinesi.