Abstract:
Le imprese, nel condurre il proprio business, non devono monitorare solamente l’andamento finanziario, ma devono tenere in considerazione anche gli aspetti ambientali e quelli sociali. Il concetto di sostenibilità, infatti, poggia su tre pilastri (ambiente, società ed economia) che devono essere sviluppati in maniera integrata.
Secondo la Commissione Europea, l’industria della moda è il quarto settore per utilizzo di acqua e quinto per emissioni di gas ad effetto serra, identificandolo però anche come uno di quelli con un forte potenziale di circolarità.
Per questi motivi, l’elaborato si apre con una breve analisi delle criticità ambientali causate dal settore del tessile e dell’abbigliamento, per poi concentrarsi sul tema della gestione dei rifiuti prodotti, illustrando la gerarchia dei rifiuti presentata nella Direttiva Quadro Rifiuti del 2008 (2008/98/EC).
Nel secondo capitolo viene presentata la metodologia utilizzata nella scelta dei due livelli gerarchici successivamente approfonditi nei capitoli 3 e 4 che, infatti, trattano le diverse modalità con cui attuare il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti tessili. I modelli vengono concretizzati tramite l’analisi di alcuni casi aziendali, sia di imprese sostenibili fin dalla nascita che di imprese che si stanno approcciando ad un modello di produzione più sostenibile.