Abstract:
L’Italia è risultata uno tra i primi Paesi in cui gli effetti del Covid-19 si sono presentati. In poche settimane, dalla scoperta del primo paziente positivo, la Penisola è stata investita da un vero e proprio tsunami di una forza senza precedenti, che in poco tempo ha comportato la morte di moltissime persone. Il virus ha fatto maggiormente sentire i suoi effetti nelle regioni del Nord Italia, almeno in principio, dove si sono riscontrati i dati peggiori dell’intera pandemia.
L’elaborato vuole indagare il differente approccio di contrasto al virus messo in atto da Lombardia e Veneto, due regioni vicine e con profili socioeconomici simili, che sono state tra i territori maggiormente colpiti soprattutto nelle fasi iniziali. Queste due realtà si differenziano notevolmente per l’organizzazione e la gestione dei rispettivi sistemi sanitari locali che hanno avuto un ruolo chiave nella risposta di contrasto al Covid. I risultati mostrano, dunque, che diverse scelte di salute pubblica attuate in concomitanza con lo scoppio dell’epidemia hanno avuto un ruolo decisivo, poi, nella gestione dell’intera emergenza. Fin da subito il Veneto ha orientato la sua azione verso la diagnosi, effettuando un gran numero di tamponi, e la cura del paziente a domicilio quanto più possibile, mentre la Lombardia ha prediletto un approccio ospedalocentrico, effettuando un numero di tamponi di gran lunga inferiore al Veneto e prediligendo il ricovero in strutture ospedaliere dei pazienti Covid.