La cultura possibile: nuove ipotesi di gestione economica e trasmissione di saperi. Il caso del teatro Valle di Roma

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dc.contributor.advisor Favero, Giovanni it_IT
dc.contributor.author Cerioli, Lucilla <1987> it_IT
dc.date.accessioned 2012-10-08 it_IT
dc.date.accessioned 2012-12-11T13:30:36Z
dc.date.available 2012-12-11T13:30:36Z
dc.date.issued 2012-10-27 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/1985
dc.description.abstract L'oggetto del lavoro di tesi che intendo analizzare ed approfondire ruota intorno all'esperienza di un nuovo tipo di gestione economica di un teatro storico, il più antico di Roma: il Teatro Valle. Questo processo, iniziato con l'occupazione del teatro stesso nel giugno scorso in seguito alla riduzione del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) e allo scioglimento dell'Ente Teatrale Italiano (ETI), ha portato e sta portando ad una modalità di autogestione e organizzazione che coinvolge attivamente la collettività e numerosi lavoratori del mondo teatrale e artistico, uniti nell'intento di dare vita ad uno spazio pubblico, aperto, dove la cultura, possa costituire un elemento unificante, democratico e accessibile per tutti. In particolar modo sarei interessata ad analizzare questa esperienza dal punto di vista economico-giuridico, come modello che, nel caso riuscisse a realizzarsi, costituirebbe un'iniziativa importante di azionariato collettivo e popolare che mira a dare una nuova vita e una nuova forma ad una realtà, quella teatrale, dello spettacolo e della cultura in generale, troppo spesso posta in secondo piano. La volontà del comitato del teatro di costituire una fondazione (Fondazione Teatro Valle Bene Comune per le Drammaturgie Italiane e Contemporanee) con uno statuto partecipativo che si propone come frutto di una reale collaborazione di tutti i cittadini, costituirebbe, nell'intento degli organizzatori, un segno importante, un tentativo di democratizzazione e di avvicinamento degli individui a un bene comune, il teatro stesso, così come al diritto alla formazione e alla conoscenza, spesso non sempre alla portata di tutti. Sotto un profilo organizzativo mi piacerebbe analizzare l'esperienza del teatro Valle come nascita di un nuovo tipo di assetto sociale, che si dichiara lontano dalle logiche privatistiche e dalle leggi del mercato, ma che allo stesso tempo necessita di inserirsi all'interno del tessuto urbano della città, con cui deve essere in grado di instaurare un dialogo proficuo nel lungo periodo. É proprio l'aspetto culturale e di offerta formativa che questa esperienza sta portando alla luce che ritengo interessante studiare: per analizzare la pluralità dei settori culturali coinvolti, il dialogo che una vicenda forte come questa e sicuramente “estrema” sotto molti punti di vista è riuscita a costruire con la collettività e se e in che modo si sta pensando di portarlo avanti in maniera proficua. Nondimeno risulta particolarmente interessante osservare le dinamiche e gli sviluppi che si sono necessariamente creati all'interno del gruppo in un'ottica di lungo periodo. I diversi punti di vista, le riflessioni e i dibattiti costituiscono uno spunto interessante per analizzare come i propositi e le motivazioni iniziali incontrino possibili naturali cambiamenti e di quanto la nuova “piccola” realtà costruita all'interno del teatro si discosti da una realtà più “istituzionale”. Trovo particolarmente stimolante occuparmi di questa esperienza e delle ragioni che ne stanno alla base perché rappresenta l'ultima di una lunga serie di forme di autogestione e coesione sociale che si stanno verificando in questi anni nel nostro Paese. Il Teatro Valle si caratterizza come punto di partenza cui sono seguite nuove forme di riappropriazioni di spazi pubblici come il Teatro Marinoni di Venezia, il Teatro Coppola di Catania e la tre giorni di dibattiti ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Lucilla Cerioli, 2012 it_IT
dc.title La cultura possibile: nuove ipotesi di gestione economica e trasmissione di saperi. Il caso del teatro Valle di Roma it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2011/2012, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 831703 it_IT
dc.subject.miur SECS-P/12 STORIA ECONOMICA it_IT
dc.description.note Relatore: Prof. Giovanni Favero it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Lucilla Cerioli (831703@stud.unive.it), 2012-10-08 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Giovanni Favero (gfavero@unive.it), 2012-10-15 it_IT


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