Abstract:
Il piano ONU Agenda 2030 si sostanzia nei diciassette Sustainable Development Goals (SDGs), indicando una radicale inversione di rotta dell’economia mondiale finalizzata ad ottenere un miglioramento globale delle condizioni di vita riducendo simultaneamente l’impatto delle attività umane sul pianeta. In questo ambito risulta decisivo l’apporto delle Scienze della Vita (LS) e del relativo settore economico, in grado di introdurre innovazioni rilevanti almeno quanto l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Il segmento dell’industria farmaceutica assume in questo un grande rilievo e, considerato quanto le fasi di ricerca e sviluppo (R&S) finalizzate alla creazione di un nuovo medicinale siano lunghe, costose e a basso tasso di successo, affronta oggi sfide che si concentrano in particolare sulla riduzione di tempi, investimenti e rischi, come pure sulla creazione di farmaci a minor impatto ambientale, più sicuri e più facilmente realizzabili anche nei Paesi laddove risiede molta parte della popolazione più colpita da malattie invalidanti e mortali.
Per comprendere come questi obiettivi siano affrontati dalle aziende, si sono analizzati l’evoluzione storica della R&S e l’impatto delle più recenti evoluzioni metodologiche, tecnologiche e scientifiche, focalizzandosi infine su uno degli ecosistemi più rilevanti su scala internazionale, quello senese.
Il Distretto Tecnologico Toscano delle Scienze della Vita si caratterizza già adesso per il suo grado di innovatività e rapida adesione ai principi dell’Industria 4.0 e dello Sviluppo Sostenibile, manifestando come le necessità delle industrie farmaceutiche bene si concilino con gli SDGs che riguardano la diffusione di condizioni minime e garantite di salute e benessere, la riduzione delle disuguaglianze, in particolare attraverso modalità di produzione responsabile.
Questo esempio è indicativo di come il ruolo già oggi considerevole su scala mondiale dell’industria farmaceutica italiana possa mantenersi e rafforzarsi in futuro attraverso una adesione sempre maggiore al modello rappresentato dall’Agenda 2030.