Abstract:
La responsabilità degli amministratori è uno dei temi caldi in materia di fallimento, soprattutto per quanto riguarda la quantificazione del danno da questi causato. Sovente l’azione di responsabilità viene promossa dal Curatore all’interno di una procedura fallimentare, in quanto con il loro comportamento gli amministratori hanno danneggiato il patrimonio sociale a garanzia dei creditori sociali. Quindi, con la quantificazione di questo danno, si vogliono condannare gli amministratori a risarcire quanto sottratto alla società a seguito della loro condotta illecita. Per quanto riguarda le metodologie per la quantificazione del danno, le due più diffuse e conosciute sono quelle del deficit fallimentare e dei netti patrimoniali; quest’ultima, che sarà oggetto centrale di questo elaborato, è la più discussa di recente, sia in dottrina che in giurisprudenza, in quanto da alcuni è ritenuta la più adeguata mentre da altri è considerata anch’essa come un criterio con dei limiti. Si procederà, quindi, ad un’introduzione sulle azioni di responsabilità che possono essere promosse nei confronti dell’amministratore, ad un’esposizione dei metodi del deficit patrimoniale e dei netti patrimoniali, con apprezzamenti e critiche verso quest’ultimo; verrà poi esposto un caso pratico di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di una società promossa dal Curatore fallimentare, analizzando nello specifico le varie considerazioni dello stesso e del CTU per la quantificazione del danno e le conclusioni a cui si è poi arrivati con la sentenza.