Abstract:
L’obiettivo della seguente trattazione è quello di analizzare il cambiamento del profilo di rischio dell’impresa in conseguenza della pandemia globale da Covid-19 e i successivi impatti sul rischio di revisione.
L’elaborato è suddiviso in due parti: la prima descrive il concetto di rischio di revisione necessario per comprendere la sua modifica ai tempi del fenomeno pandemico e approfondisce l’effetto del Coronavirus sulle responsabilità del revisore rispetto al sistema di controllo interno dell’impresa. La trattazione dimostra infatti la necessità di diversificare l’approccio di revisione, in quanto la trasmissione del virus e le misure restrittive disposte dal Governo durante l’emergenza sanitaria hanno richiesto una veloce capacità di adattamento in capo al revisore. Inoltre, si analizzano alcune delle deroghe legislative e misure di sostegno economico disposte a favore delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie durante il periodo pandemico. Attraverso l’esame del D.L. 18/2020 “Cura Italia”, del D.L. 23/2020 “Decreto Liquidità” e del D.L. 34/2020 (c.d. “Decreto Rilancio”), si introducono misure a sostegno del lavoro, della liquidità e di predisposizione della continuità aziendale per le imprese colpite dal Coronavirus, al fine di affrontare la crisi sanitaria, sociale ed economica. La trattazione descrive nello specifico la deroga sulla continuità aziendale, in quanto ritenuto un tema di rilevante impatto per le considerazioni elaborate dal revisore sulla capacità dell’impresa di continuare ad operare come un complesso economico funzionante, così come il differimento dell’entrata in vigore del Codice della Crisi e dell’Insolvenza. Inoltre, tra le disposizioni a sostegno del lavoro, l’elaborato descrive la diffusione del lavoro agile e del divieto di licenziamento e la concessione di finanziamenti garantiti dallo Stato (Fondo di Garanzia per le PMI) per supportare la liquidità delle imprese durante la pandemia.
A seguito delle novità legislative introdotte, il documento delinea i rischi emersi durante il Covid-19, che hanno influenzato le performance dell’impresa in maniera significativa e che hanno contribuito alla modifica del rischio di revisione per il soggetto responsabile dell’incarico. In particolare, vengono approfonditi i rischi connessi a condotte fraudolente attuabili da parte degli amministratori per alterare o modificare l’andamento della propria dimensione economico-finanziaria, non solo per dimostrare una situazione rosea fittizia, ma anche con lo scopo di ottenere i finanziamenti garantiti dallo Stato.
Si descrive inoltre il rischio di liquidità, caratterizzato dall’incapacità dell’impresa di adempiere nel breve termine alle obbligazioni assunte, dall’impatto del Covid-19 sulla recuperabilità dei crediti scaduti e, soprattutto, dalla possibilità che la società possa violare le clausole contenute nei contratti di finanziamento, stipulate con gli intermediari finanziari e ritenute come condizioni necessarie per vedersi garantita la concessione del credito.
Allo stesso tempo, l’elaborato mette in luce il fenomeno degli attacchi informatici come conseguenza dovuta alla diffusione del lavoro agile (smart working), focalizzandosi su una maggior tutela della cyber security e della privacy.
Una volta definite le deroghe legislative e i conseguenti rischi derivanti dalle stesse, la trattazione valuta i loro effetti sull’attività di revisione contabile attraverso lo studio di documenti predisposti dagli organismi nazionali ed internazionali e l’analisi dei principi di revisione.
Infine, nella seconda parte vengono definiti dei casi pratici: mediante l’analisi di un campione di relazioni di revisione relative al 2020, l’obiettivo è mettere in luce i riflessi della pandemia sui paragrafi della relazione e sui contenuti degli stessi.