Abstract:
L’obiettivo di questo elaborato è quello di illustrare innanzitutto l’evoluzione del teatro kabuki, non più verso un ritorno romanzato al passato, bensì verso la rappresentazione metaforica ed orrorifica di una realtà cruda e difficile, in netto contrasto con il mistificato passato dei sekai classici. Questo tramite un breve excursus storico del periodo Tokugawa (1603-1868) e con l’analisi della popolare opera emblematica dell’era Bunka e Bunsei (1804-1830): Tōkaidō Yotsuya Kaidan di Tsuruya Naboku, opera che segnerà profondamente la cultura popolare giapponese dalla sua prima rappresentazione del 1825 fino ai giorni d’oggi. Inoltre, punterà a dimostrare come, sebbene il concetto di femminismo all’epoca ancora non esistesse, con la creazione di personaggi come quello di Oiwa si è potuto assistere alla nascita di un "proto-femminismo" basato sulla rivalsa della donna dopo la morte, una volta che il legame con la società samuraica viene spezzato grazie al passaggio all’altro mondo.