Abstract:
L’origine di lavoro indaga la dinamica relazionale in cui il bisogno di costruire un senso per noi e per altre/i trova il suo “luogo” di elaborazione nella memoria. Il percorso ruota intorno al modo in cui l’espressione può creare senso, dando valore alle necessità dell’ecosistema in cui sorge. L’analisi si concentra sugli elementi scartati, repressi e oppressi (residui) all’interno dei sistemi culturali vigenti, partendo dal pensiero filosofico classico fino alle più recenti filosofie della differenza: un caso di studio centrale, infatti, è quello dei generi. La coerenza dell’archivio, le cui forme implicitamente si riproducono, può assumere la realtà di una cultura delle immagini che non genera nessi e alleanze, ma isolamento. Questo studio vuole esplorare le modalità di resistenza offerte da linguaggi dell’arte che rispondono ai problemi del vivere comune, intervenendo sulle forme alternative della memoria come nuovi strumenti di trasformazione.
Lo scopo della ricerca è costituire la base teorica di una proposta performativa per la memoria delle comunità.