Abstract:
Si potrebbe pensare all’Unione Europea (UE) come ad un’istituzione contraddistinta da problem-solving. Infatti, alcuni studiosi hanno evidenziato nelle negoziazioni dell’UE delle dinamiche ascrivibili a tale paradigma, in cui le parti deliberano al fine di trovare soluzioni ottimali a problemi percepiti come comuni. Tuttavia, alcuni fattori, come squilibri di potere, interessi nazionali e questioni altamente delicate, potrebbero sollecitare gli attori coinvolti a preferire una strategia di bargaining, focalizzandosi dunque maggiormente sui propri interessi e divenendo più competitivi. È lecito perciò interrogarsi se l’UE costituisca davvero un sistema contraddistinto da problem-solving e, eventualmente, fino a che punto. Questa ricerca mira quindi ad evidenziare dinamiche riconducibili a bargaining e problem-solving nelle negoziazioni dell’UE, al fine di comprendere in quale misura i due paradigmi di negoziazione possano spiegarle. In particolare, tre livelli di negoziazioni dell’UE costituiranno oggetto di studio: le negoziazioni quotidiane a Bruxelles, l’allargamento dell’UE e il ruolo dell’UE nella gestione dei conflitti globali.