Abstract:
L’elaborato si propone di indagare se gli eventi che vedono coinvolta ormai da diversi anni l’Ucraina possano essere riconducibili ad una mancanza di standard adeguati nella protezione dei diritti delle minoranze. Il primo capitolo tratta il tema delle minoranze nel corpo del diritto internazionale: in particolare, vengono esaminati gli strumenti più rilevanti a loro tutela, a livello internazionale e regionale, senza trascurare questioni fondamentali come la mancanza di definizioni universalmente accettate e lo scarso riconoscimento internazionale. Il contesto storico viene fornito dal secondo capitolo: si ripercorrono i principali cambiamenti che nel corso dei secoli hanno coinvolto il territorio ucraino, esaminando soprattutto quale politica sia stata progressivamente adottata dall’élite nei confronti delle nazionalità, dalla dominazione dell'Impero russo fino alla situazione attuale. Il terzo capitolo tratta la legislazione interna, con lo scopo di determinare se, nell’intento di rispecchiare gli standard internazionali circa la tutela delle minoranze, quanto realizzato dall’Ucraina dopo l’ottenimento dell’indipendenza sia da ritenersi sufficiente ed efficace. Il caso della Crimea merita un capitolo a sé: sia il territorio della penisola che la stessa popolazione che lo abita possiedono una storia importante quanto dolorosa. Inoltre, i tatari preferiscono essere definiti ‘popolo indigeno’, e dispongono di organismi governativi autonomi. In generale, l’Ucraina è ormai da diversi anni al centro dell’attenzione internazionale a causa di un vero e proprio conflitto geopolitico che si sta consumando sul proprio territorio, che non solo non accenna a smettere, ma anzi sembra essere destinato a riaccendersi.