Abstract:
La tesi si pone di esaminare la tradizione popolare irpina della Candelora e gli attori che, nella sua complessità, la animano. Lo scopo ultimo è quello di dipanarne narrazioni e rappresentazioni mediatiche, le quali, sovrapponendosi negli anni al fenomeno stesso, l’hanno portato ad essere identificato come una sorta di manifesto queer retroattivo e ad assumere un particolare significato all’interno della comunità LGBT+ (locale ma anche nazionale). Presa in rassegna la letteratura di studi di genere e queer nella sua vastità, con una particolare attenzione rivolta alla figura del femminiello napoletano, si cercherà di individuare le dinamiche di risignificazione di una tradizione religiosa popolare plurisecolare messa in moto da parte di una specifica comunità marginalizzata, interrogando in prima persona figure appartenenti all’amministrazione comunale locale e all’attivismo operativo sul territorio. Inoltre, un occhio di riguardo verrà rivolto alla corrente situazione pandemica e alla derivante sospensione della socialità che, oltre ad aver modificato le metodologie di ricerca antropologica, ha impattato le tradizionali modalità di aggregazione: ne verranno considerate le conseguenze sia a livello comunitario in riferimento alla celebrazione della Candelora nel 2021 che, specialmente, nella dimensione dell’associazionismo, costretto ad una aggregazione a distanza.