Abstract:
Acclamato da taluni come un tabù, il crimine di tortura continua ad essere una delle sfide più complesse non solo dal punto di vista nazionale, ma anche internazionale. Nonostante i numerosi tentativi da parte di vari stati di legittimarne l’uso in situazioni “eccezionali”, il crimine di tortura rimane uno dei pochi reati aventi carattere assoluto. Il seguente elaborato si propone di mettere in luce l’uso della tortura o delle pene o di trattamenti inumani e degradanti all’interno del sistema carcerario, tema da sempre volutamente poco dibattuto e caratterizzato da un certo grado di indifferenza da parte della società e delle classi politiche odierne. La tesi si struttura in quattro capitoli principali. Il primo capitolo ha l’obbiettivo di introdurre il lettore alle tematiche della tortura e delle carceri. Verrà quindi svolta un’analisi dell’evoluzione storica dell’utilizzo della tortura e del sistema penitenziario, per poi analizzare la loro controversa relazione. Il secondo capitolo si propone di indagare l’efficacia degli strumenti legali di prevenzione del crimine di tortura, analizzandone prima le diverse convenzioni a livello internazionale e successivamente a livello regionale europeo. Particolare attenzione verrà poi data al ruolo fondamentale dei vari meccanismi di controllo nati dalle varie convenzioni. Essi non solo hanno dettato parametri per gli stati ratificanti le convenzioni e per il trattamento dei carcerati, ma, insieme alle varie organizzazioni non governative, detengono anche il compito di portare alla luce le violazioni dei diritti umani, in particolare il crimine di tortura e delle pene o i trattamenti inumani o degradanti, all’interno delle carceri. Verranno successivamente esplicati i diversi strumenti di soft laws impiegati per la protezione dei diritti delle persone private della loro libertà. Il terzo capitolo, partendo da un'analisi dei diritti degli individui privati della loro libertà, si focalizzerà successivamente sulle diverse situazioni che all'interno del sistema carcerario possono essere considerate una violazione del divieto del crimine in questione. Nel quarto capitolo, l'attenzione del lettore verrà spostata dal piano giuridico internazionale ed europeo, al piano giuridico nazionale italiano. Verrà sottolineata l’inadeguatezza del sistema penale italiano a fronte dell’assenza di un vero e proprio crimine di tortura all’interno del Codice penale. A conferma di tale mancanza verranno quindi fatti esempi concreti di violazione del crimine di tortura da parte dello stato italiano all’interno delle carceri che metteranno in luce le principali debolezzi del sistema carcerario italiano.