Abstract:
L’elaborato ha come scopo quello di analizzare la questione del santuario di Yasukuni attraverso le prese di posizione del potere esecutivo e del potere giudiziario giapponese negli ultimi anni. Dall’analisi delle sentenze della Corte Suprema giapponese e dalle decisioni espresse dai Primi Ministri, con particolare riferimento all’amministrazione di Koizumi Jun'ichirō (2001 – 2006) e al secondo mandato da Primo Ministro di Abe Shinzō (2012-2014), emerge un distacco di opinioni. Perciò, la domanda di ricerca dell’elaborato sarà cercare di capire perché la politica si allontani con le proprie scelte dalle sentenze della Corte Suprema giapponese. In altre parole, lo scopo dell’analisi giuridico-filosofica sarà individuare quali sono gli elementi per cui si viene a creare un tale distacco tra i due poteri dello Stato.
L’elaborato parte con la definizione e individuazione dei nodi giurisprudenziali problematici attorno cui il potere giudiziario e il potere esecutivo sembrano confrontarsi. Successivamente, dopo aver presentato la lente di indagine giuridico-filosofica attraverso cui si intende affrontare lo studio, verranno illustrate le sentenze della Corte Suprema giapponese e le posizioni assunte dai Primi Ministri Koizumi e Abe con particolare riferimento ai nodi giurisprudenziali problematici. Infine, nella conclusione verranno individuati gli elementi che caratterizzano il distacco tra potere giudiziario e potere esecutivo relativi alla questione del Santuario di Yasukuni.