Abstract:
Lo studio dimostra come l’influenza di Antonio Rosmini abbia portato Alessandro Manzoni ad una profonda conoscenza della metafisica dell’800. A partire dal Carteggio fra i due studiosi, si evince che il senso profondo del “fare filosofia” è di tipo ermeneutico. Nella prima parte, si tratteggia l’intenso rapporto di amicizia che li accompagna per tutta la loro vita, fino alla composizione da parte di Alessandro Manzoni del Dialogo dell’invenzione, nel quale si nota la profonda devozione filosofica al Roveretano, maestro spirituale di Manzoni. Nella seconda parte, l’attenzione si concentra sulla Teosofia, e particolarmente nel IV libro, nel quale Rosmini sviscera la nozione di idea, tema anche del Dialogo. La parte terza si occupa invece dei sistemi fallaci, che hanno ecceduto o sottovalutato la questione metafisica, per passare poi nella quarta ed ultima parte alla considerazione dell’utilità e della giustizia, temi importantissimi per entrambi i grandi letterati.