Abstract:
Il seguente elaborato si propone il fine di analizzare l'organizzazione interna dell'Arsenale di Venezia e la sua produzione, con particolare riferimento alla galera sottile, comparandola alla lean production e più in generale alle qualità che permettono ad un’impresa di essere definita snella.
Il capitolo introduttivo espone l'evoluzione del cantiere veneziano dalle origini, fino al tardo Cinquecento, apice della produzione veneziana, ma anche punto d’inizio del declino.
Nel secondo capitolo si andrà ad osservare il costrutto sociale che si era creato tra le mura merlate, rappresentato dagli arsenalotti, che simboleggiano il motore produttivo e la forza della Dominante, nonché il rigore impartito alla società nel suo complesso. Proseguendo, si porrà l'accento sui quadri direttivi, che avevano il duplice compito di amministrare il capitale umano e le materie prime necessarie alla costruzione delle imbarcazioni. Si concluderà poi questa parte analizzando due proposte di "corretta gestione" del cantiere da parte di due personalità di spicco come Drachio e Tadini.
Nel capitolo conclusivo, dopo una breve introduzione sul Toyota Production System, si andranno a ricercare le similitudini e le differenze con la produzione snella, capace di rivoluzionare i processi produttivi quasi cinquecento anni dopo.
È possibile affermare quindi che l’Arsenale era in anticipo sui tempi.