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Il presente lavoro intende analizzare una fattoria biologica, Rio Selva, situata a Preganziol, in provincia di Treviso. Scopo della ricerca è quello di analizzare la fattoria dal punto di vista di sostenibilità integrata (economica, sociale ed ecologica). La ricerca nasce dall’esigenza di andare a studiare una piccola realtà, in cui si cerchi di superare l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, che ha portato l’intero Pianeta in una situazione di profonda crisi. Siamo tutti chiamati a riprogettare i nostri ‘stili di vita’, sia individuali che collettivi, per rispondere alle sfide globali che abbiamo di fronte e trovo sia importante trovare ispirazione in una realtà che, non senza difficoltà, si sia messa in cammino per sperimentare un modello di sviluppo alternativo. La fattoria infatti è un Presidio della Laudato si’, in cui il concetto di “ecologia integrale”, proposto da Papa Francesco, è declinato nella sua totalità. La fattoria adotta un sistema di progettazione permaculturale, che si basa su tre etiche: cura della terra, cura delle persone e ridistribuzione del surplus, che aderiscono pienamente all’etica cristiana espressa nell’Enciclica. Secondo la permacultura infatti la cura si estende dalla casa di abitazione e dalle persone che la abitano, alla comunità del territorio, fino ad abbracciare l’intero Pianeta, composto da tutti i suoi abitanti, umani e non-umani. Questi principi morali declinano tutte le scelte produttive, distributive e di consumo della fattoria, ma ne influenzano anche tutte le attività che le permettono di raggiungere la sostenibilità economica, come quelle educative per l’infanzia e per la cittadinanza adulta. La fattoria infatti ha, fra gli scopi, quello di educare il territorio all’adozione di uno stile di vita più consapevole, rispettoso dell’ambiente e delle persone, grazie alla trasmissione di saperi e conoscenze attraverso momenti esperienziali, che vengono incorporati attraverso attività pratiche. La tutela dei beni comuni (acqua, suolo, paesaggio, aria, cibo, saperi) sono prioritari per la fattoria. La fattoria adotta, in ambito domestico, scelte abitative e di consumo etiche e sobrie, avendo consapevolezza che il comportamento di ognuno, nel proprio quotidiano, sia utile a mitigare non solo l’impronta ecologica, ma anche gli effetti sociali negativi prodotti da una logica consumistica e produttivistica. Ad una società di mercato che mette al primo posto l’interesse individuale, la concorrenza spietata e che spesso scarica sull’intera collettività le esternalità negative di produzione e distribuzione di merci, la fattoria contrappone una produzione agricola sostenibile e forme di collaborazione, fiducia, rispetto e mutuo appoggio, instaurando relazioni con altri agricoltori, cittadini ed organizzazioni della società civile.
La fattoria è infatti inserita in un Distretto di Economia Solidale e distribuisce i suoi prodotti in una rete alternativa del cibo, che mira a sottrarsi ad una logica di mercato. |
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