Abstract:
La propaganda monumentale ebbe un ruolo cruciale nell’ideologia sovietica, per la sua essenza e per la sua affermazione nella coscienza di massa. L'inizio della propaganda monumentale è da collocarsi nel 1918, tra il mese di marzo e aprile.
Obiettivo principale della tesi è riflettere sull'evoluzione storica di monumenti propagandistici e sul messaggio che i monumenti dedicati ai leader del partito bolscevico dovevano trasmettere.
Il primo capitolo esamina il Proletkult, «Organizzazione Culturale-educativa Proletaria», diffusosi nella Russia sovietica nei primi anni della rivoluzione. Indubbiamente, la “cultura proletaria” fu specchio della visione del mondo dei suoi autori e soprattutto di Aleksandr Bogdanov, il cui ruolo guida fu riconosciuto da un altro politico, scrittore e rivoluzionario sovietico: Anatolij Lunačarskij. Va sottolineato che Bogdanov e Lunačarskij, a differenza di molti marxisti russi, intendendosi delle complessità della coscienza umana utilizzarono attivamente nel loro lavoro tutte le conquiste della psicologia a loro contemporanee. Erano consapevoli che la conoscenza dei processi mentali e dei meccanismi per gestirli, avrebbe permesso di calcolare il risultato finale, ma anche di ottenere quello desiderato. Perciò, tra tutti i mezzi di influenza, considerarono l'arte quello più efficace. Sviluppando il concetto di “cultura proletaria”, Bogdanov si sforzò di creare non un dogma, ma una guida all'azione. Pertanto, la “cultura proletaria” rappresentò per molto tempo un complesso di idee interconnesse, un “sistema aperto” allo sviluppo di idee già esistenti e all'introduzione dei necessari cambiamenti. Alcuni cambiamenti saranno apportate da Anatolij Lunačarskij.
Verrà inoltre analizzata la manifestazione pratica della "cultura proletaria" nelle attività del Proletcult guidato da Bogdanov e nel Narkompros «Il Commissariato del popolo per l'istruzione» guidato da Lunačarskij dopo l'ottobre del 1917. La teoria della "cultura proletaria" portata avanti congiuntamente con Narkompros era uno cardine dell'ideologia sovietica ed ebbe notevoli risultati.
I due capitoli successivi vertono sulla propaganda monumentale sviluppatasi nell'URSS nel periodo compreso tra gli anni ‘20 e ‘80 del Novecento, in cui vennero eretti in particolare i monumenti a Lenin e Stalin.
L’ultimo capitolo dedicato a Stalin tratterà anche il celebre scultore russo Sergej Merkurov (1881-1952), noto per aver realizzato sia statue dei leader sovietici, in particolare di Lenin e Stalin, sia per le centinaia di maschere mortuarie.
Seguono riflessioni conclusive e bibliografia