Abstract:
L'elaborato mira a sondare il tema dell'ipotesi di un'etica originaria così come è affrontata nel corpus dei testi di Heidegger, in particolare "Essere e tempo". Le parole dello stesso Heidegger nella "Lettera sull’«umanismo»" sono chiare: egli non scriverà mai un'etica, ma allo stesso tempo il problema, comunque secondario rispetto alla questione ontologica perché da esso dipende, non può non essere posto. L'idea di una morale è ovviamente rigettata, quella dell'individuazione di un'etica originaria è lasciata invece aperta.
Il testo si divide in tre parti.
L'ambito della prima è il rapporto fra Heidegger e Agostino, in particolare vengono trattati l'interesse del filosofo tedesco per le riflessioni sul tempo e sull'interiorità dell'Ipponate.
Nella seconda viene analizzata l'eredità della filosofia pratica aristotelica nella formulazione di alcuni concetti dell'analitica esistenziale di "Essere e tempo".
Nella terza invece a essere sotto esame sono le riflessioni conclusive (post-Kehre) che Heidegger trae sul linguaggio, sull'abitare dell'uomo e sulla poesia, tenendo sì saldo il primato della questione dell'essere, ma nella nuova luce che gli ha fornito la lettura di Hölderlin.