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Il cambiamento avvenuto, negli ultimi decenni, nel modo di concepire il modo di far impresa ha portato ad una rivoluzione all’interno del settore turistico, ponendo in essere la necessità di cooperazione e collaborazione all’interno della filiera. Anche i consumatori abbracciano un modo di pianificare le proprie esperienze di viaggio completamente diverso e innovativo, fattore che influenza notevolmente il modo in cui le destinazioni si devono ripensare al fine di mantenere la propria posizione competitiva. Di Business Ecosystem se ne parla oramai da circa un trentennio, con numerosi studi di settore che hanno portato, nel corso degli anni, ad aggiornamenti e revisioni sempre più puntuali del concetto: si tratta dunque di una comunità che, analogamente ai sistemi biologici, è formata da soggetti membri che devono collaborare e tendersi la mano al fine di mantenere il sistema in vita, e di accrescerne il valore. Ogni parte del sistema ha la sua importanza all’interno di esso, che sia di leadership, di supporto o di mero eseguimento. L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare il progetto Sware, fortemente voluto dalla Città Metropolitana di Milano e da alcuni governi, quali quelli olandese e norvegese, al fine di recuperare un elemento che sembra oramai perso e fuori da quello che è il grande immaginario turistico: i canali navigabili. Questi ultimi costituiscono, infatti, una fonte preziosissima per la sopravvivenza della metropoli lombarda stessa nonché per il recupero di alcuni elementi naturali, culturali e inerenti al settore primario oramai trascurati dai più. Dopo aver eseguito un’analisi sulle dinamiche che hanno caratterizzato turisticamente, da un punto di vista legislativo, operativo e competitivo, i canali navigabili dei Navigli, si proseguirà valutando la reputazione che essi hanno agli occhi dei visitatori, ed infine esaminando quelli che sono stati i principali processi di implementazione del progetto come Business Ecosystem, al fine di porre in essere una forte cooperazione tra gli stakeholder di un territorio che si riconduce, tradizionalmente, solo a Milano e ai suoi appena 2 km di Navigli, ma che offre molto di più: se ne mostreranno, poi, i risultati i punti di forza e debolezza ed eventuali potenzialità ed aggiustamenti da porre in atto. |
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