Abstract:
La Rivolta dei Taiping, esperimento politico e religioso che si protrae dal 1851 al 1864 nel sud della Cina, è considerata una delle più grandi sommosse del XIX secolo. La retorica e la fascinazione del credo alla base del movimento, che arriva ad aver presa sulla popolazione al punto da diventare un’alternativa effettiva al potere del governo centrale, hanno origine nel pensiero di un giovane aspirante funzionario originario di un piccolo villaggio non lontano da Guangzhou: Hong Xiuquan. Hong non solo fonda il Regno della Pace Celeste ma arriva a definirsi figlio di Dio e fratello di Gesù Cristo e ad essere acclamato dai suoi seguaci come tale. Il suo pensiero è condizionato da elementi della tradizione buddista, taoista e confuciana, elementi della demonologia e della superstizione cinese e subisce l’influenza del messaggio cristiano veicolato da missionari protestanti. L’elaborato mira a fornire un’analisi, mantenendo un approccio sia storico che sociologico, della religione Taiping e del pensiero di Hong alla luce delle diverse tradizioni con cui viene in contatto. La ricerca si concentra sul contesto culturale e religioso in cui Hong cresce e sull’opera delle missioni protestanti che ne condizionano il pensiero nella prima parte della sua vita.