Abstract:
L’introduzione di persone con disabilità all’interno del mercato del lavoro trova la sua origine sin dagli esiti della Prima Guerra Mondiale, quando l’allora Riforma dell’Opera nazionale per gli invalidi di guerra aveva previsto l’obbligo della riqualificazione professionale e del collocamento per coloro i quali riportavano invalidità successive al periodo bellico. L’evoluzione legislativa ha introdotto negli anni avvenire norme di più ampio respiro che hanno permesso l’introduzione e l’accompagnamento al mondo lavorativo anche a soggetti affetti da disabilità, sia essa fisica che mentale. Proprio di quest’ultima tratterà tale elaborato, visionando dapprima gli strumenti che finora hanno permesso di accompagnare e sostenere persone fragili nel mondo del lavoro per poi focalizzare l’attenzione su una metodologia innovativa di supporto al lavoro: il metodo IPS. L’Individual Placement and Support, modello americano importato in Italia nel 2003 con lo studio EQOLISE, è una pratica che si fonda sull’evidence based che aiuta le persone con disturbi mentali a raggiungere e a mantenere una posizione lavorativa nel libero mercato. Si andranno quindi ad analizzare i principi e la metodologia portati avanti dall’IPS nonché le sue implicazioni a livello pratico. Tale modello, ad oggi in via di sperimentazione anche in aree diverse dalla salute mentale, rispecchia il principio di autodeterminazione e di emancipazione delle persone perseguito dai professionisti assistenti sociali. Si ritiene quindi utile lo studio di uno strumento che si sta sempre più adoperando da parte degli operatori sociali che, ponendosi trasversalmente in tutte le sue aree d’azione, potrebbe essere un modello innovativo di risposta ai bisogni sociali.