Abstract:
L’elaborato si compone di cinque capitoli, il primo, di carattere storico, analizza il processo che rese lo stato russo un Impero multietnico. Cominciando dalle conquiste russe dei Khanati di Kazan’ e Astrachan’ nel 1552 e 1556, e continuando con l’occupazione della Siberia e della Steppa, e con l’espansione verso ovest del XVIII-XIX secolo, il primo capitolo termina con il crollo dell’Impero nel 1917 e con il dibattito politico tra Lenin e Pjatakov nella politica delle nazionalità.
Il secondo capitolo inizia con l’analisi della strategia adottata nei primi anni di vita dell’Unione Sovietica. Tale strategia corrisponde all’”Affirmative Action Empire” di Terry Martin, caratterizzata dall’opposizione allo sciovinismo russo tramite il riconoscimento delle forme di nazionalità locale. Il capitolo procede quindi con lo studio del Report del XII Congresso del Partito Comunista Russo (bolscevico) nel 1923 e termina con un’analisi degli anni stalinisti e della politica della “korenizacija”. I tre capitoli seguenti affrontano il caso della Transcaucasia, più precisamente, il primo è dedicato all’Armenia, il secondo all’Azerbaigian e il terzo alla Georgia. La trattazione dell’esperienza armena comincia con la sua annessione alla Federazione Transcaucasica, continuando con il risveglio nazionale e la guerra del Nagorno-Karabakh, per poi terminare con l’indipendenza armena nel 1991. Il quarto capitolo inizia con la nascita della prima repubblica islamica: la Repubblica Democratica di Azerbaigian (1918). Dopo l’analisi del periodo post-bellico , l’elaborato prosegue con l’annessione dell’Azerbaigian alla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica, con le prime proteste per l’indipendenza negli anni Ottanta e conclude con la prospettiva azera nella crisi del Nagorno-Karabakh. Infine, l’ultimo capitolo affronta la questione georgiana del 1922 e le minacce separatiste di Ossetia e Abkhazia.