Abstract:
La tesi si propone di affrontare la tematica del traffico di organi, il terzo crimine organizzato più redditizio a livello globale, mettendo in discussione i limiti legali e morali violati quando avviene la commercializzazione della vita umana.
Il saggio si apre con un’analisi della pratica del commercio illegale di organi, spinta dalla continua richiesta di trapianti, che sfrutta la povertà e coinvolge anche la comunità scientifica, essendo una realtà riconosciuta e denunciata da tutti i Paesi.
Solo in tempi recenti, in particolare, nel 2009, è stato codificato un Glossario globale di termini e definizioni su donazioni e trapianti per adattare definizioni già esistenti all’evoluzione della materia, producendo nozioni più aggiornate.
L’obiettivo della seconda parte del lavoro è prendere in esame gli aspetti più oscuri del traffico di organi, proponendosi di individuare gli scopi e le cause, così come la geografia del reato e il profilo dei suoi attori principali, dedicandosi poi ad un caso studio, quello della Repubblica Popolare Cinese.
Nel saggio viene descritta la principale normativa internazionale e sovranazionale sul contrasto al traffico di organi, prendendo in esame le violazioni dei diritti umani promosse attraverso questo commercio illecito.
La tesi analizza poi nel dettaglio cinque casi di respiro internazionale, in cui è attivo il mercato nero degli organi e si conclude ponendo l’accento sul modello iraniano, in contrasto con i principali principi a tutela della persona umana.