Abstract:
Il tema della crisi d’impresa è da sempre oggetto di dibattito nella letteratura manageriale italiana e internazionale. A partire dal 1929, dopo il crollo della borsa di Wall Street, l’interesse degli studiosi si è acuito in particolar modo verso i modelli predittivi delle insolvenze, quali strumenti utili alla valutazione dello stato di salute di un’impresa. In effetti, prevedere tempestivamente la presenza di disfunzioni patrimoniali o finanziarie è essenziale per la salvaguardia dell’intero complesso aziendale. Come si comprende, la tempestività nel cogliere i primi segnali nonché la prontezza nel predisporre misure risanatorie efficaci garantiscono la permanenza dell’impresa all’interno del tessuto socio-economico.
Il primo obiettivo della trattazione è di fornire una visione esauriente del fenomeno “crisi d’impresa” attraverso la descrizione delle sue fasi evolutive, delle cause, delle fattispecie e delle diverse procedure di gestione disponibili siano esse stragiudiziali o giudiziali. Il secondo obiettivo s’incentra sull’esposizione dei principali strumenti predittivi come l’analisi di bilancio, gli indici di allerta elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e, infine, il modello Z-Score di Altman. Il terzo obiettivo è la realizzazione di un’analisi empirica su un campione casuale finalizzata a valutare quale strumento, tra gli indici di allerta e lo Z-Score di Altman, risulta più efficace per prevenire una crisi.